Comunicato Stampa 2015
PREGHIERE NEL VENTO A CIVIDALE
dal 3 al 18 ottobre 2015
Chiesa Santa Maria dei Battuti, via Borgo di Ponte 5, Cividale del Friuli (UD)
INFO [email protected]
SITO UFFICIALE: http://preghierenelvento.weebly.com
Il giorno 3 ottobre 2015, alle ore 18.00, presso la chiesa Santa Maria dei Battuti (via Borgo di Ponte 5, Cividale del Friuli - UD), inaugura la mostra della fotografa Miriana Bonazza Preghiere nel vento. Presentazione di Enea Chersicola. L’esposizione raccoglie una selezione di scatti che la viaggiatrice-fotografa triestina ha eseguito nel suo recente viaggio in Tibet, dove ha avuto modo di conoscere la pesantissima situazione che il popolo tibetano è costretto a vivere in conseguenza all’occupazione cinese. Così ci invita il curatore: Tante volte siamo rimasti affascinati dal suono prodotto da una bandiera accarezzata o sbattuta dal vento; più questa vibrazione si ripete e più la bandiera si consuma, si lacera, si consegna fisicamente al vento che a colpi di piccoli fili la porta via, lontano. Proviamo ad immaginare che su quella bandiera ci sia intriso il più sacro e profondo dei pensieri, un’altissima espressione di fede, rivolta al mondo. Immaginiamo che questa venga posta sulle cime più alte, sul “Tetto del mondo”. Ogni colpo prodotto dal vento sarà un’eco protratta all’infinito, una preghiera consegnata alle bufere che la porteranno in luoghi lontanissimi. Queste sono le preghiere nel vento.
Dopo un intenso incontro avvenuto a Polava (UD) con il Ven. Sogan Rimpoche, Miriana ha concretizzato il suo desiderio di dedicare il proprio lavoro alla divulgazione della questione tibetana e ad una raccolta fondi in favore della Sogan Foundation (http://www.sogan.org/); la fondazione investe le proprie risorse in favore del popolo tibetano con progetti come quello che ha portato all’apertura del Kunsel Kyetsal (Istituto Superiore Tibetano della Scienza e della Tecnica).
La mostra, che è stata ripetuta in diverse sedi espositive, si pone pertanto lo scopo di raccogliere fondi attraverso la vendita delle fotografie, per contribuire all’operato di questa fondazione in Tibet.
Durante il periodo della mostra sono previsti alcuni interventi di Paolo Brescacin, esperto suonatore di campane tibetane ad uso terapeutico, nei giorni 4,10 e 17 ottobre alle ore 11.30 e alle ore 18.30. All'interno della sede espositiva Brescacin condurrà dei momenti esperienziali di condivisione.
Inoltre il giorno 18 ottobre alle ore 17.30 Alessando Groppo Conte, consigliere dell'Associazione Italia-Tibet, Organizzerà la proiezione del cortometraggio “Sons of Tibet” curando la successiva conversazione sulla storia del del popolo tibetano.
dal 3 al 18 ottobre 2015
Chiesa Santa Maria dei Battuti, via Borgo di Ponte 5, Cividale del Friuli (UD)
INFO [email protected]
SITO UFFICIALE: http://preghierenelvento.weebly.com
Il giorno 3 ottobre 2015, alle ore 18.00, presso la chiesa Santa Maria dei Battuti (via Borgo di Ponte 5, Cividale del Friuli - UD), inaugura la mostra della fotografa Miriana Bonazza Preghiere nel vento. Presentazione di Enea Chersicola. L’esposizione raccoglie una selezione di scatti che la viaggiatrice-fotografa triestina ha eseguito nel suo recente viaggio in Tibet, dove ha avuto modo di conoscere la pesantissima situazione che il popolo tibetano è costretto a vivere in conseguenza all’occupazione cinese. Così ci invita il curatore: Tante volte siamo rimasti affascinati dal suono prodotto da una bandiera accarezzata o sbattuta dal vento; più questa vibrazione si ripete e più la bandiera si consuma, si lacera, si consegna fisicamente al vento che a colpi di piccoli fili la porta via, lontano. Proviamo ad immaginare che su quella bandiera ci sia intriso il più sacro e profondo dei pensieri, un’altissima espressione di fede, rivolta al mondo. Immaginiamo che questa venga posta sulle cime più alte, sul “Tetto del mondo”. Ogni colpo prodotto dal vento sarà un’eco protratta all’infinito, una preghiera consegnata alle bufere che la porteranno in luoghi lontanissimi. Queste sono le preghiere nel vento.
Dopo un intenso incontro avvenuto a Polava (UD) con il Ven. Sogan Rimpoche, Miriana ha concretizzato il suo desiderio di dedicare il proprio lavoro alla divulgazione della questione tibetana e ad una raccolta fondi in favore della Sogan Foundation (http://www.sogan.org/); la fondazione investe le proprie risorse in favore del popolo tibetano con progetti come quello che ha portato all’apertura del Kunsel Kyetsal (Istituto Superiore Tibetano della Scienza e della Tecnica).
La mostra, che è stata ripetuta in diverse sedi espositive, si pone pertanto lo scopo di raccogliere fondi attraverso la vendita delle fotografie, per contribuire all’operato di questa fondazione in Tibet.
Durante il periodo della mostra sono previsti alcuni interventi di Paolo Brescacin, esperto suonatore di campane tibetane ad uso terapeutico, nei giorni 4,10 e 17 ottobre alle ore 11.30 e alle ore 18.30. All'interno della sede espositiva Brescacin condurrà dei momenti esperienziali di condivisione.
Inoltre il giorno 18 ottobre alle ore 17.30 Alessando Groppo Conte, consigliere dell'Associazione Italia-Tibet, Organizzerà la proiezione del cortometraggio “Sons of Tibet” curando la successiva conversazione sulla storia del del popolo tibetano.
Comunicato Stampa 2014
PREGHIERE NEL VENTO
Mostra del fotoreportage svolto in Tibet dalla fotografa Miriana Bonazza
Il giorno 7 giugno 2014, alle ore 18.00, presso la Galleria fotografica Tina Modotti (Udine – via Paolo Sarpi), inaugura la mostra della fotografa Miriana Bonazza Preghiere nel vento. La mostra è organizzata dal Centro Buddhista Cian Ciub Ciö Ling di Polava (UD), con il patrocinio del comune di Udine e curata da Enea Chersicola. Un ringraziamento particolare va a Monica Paviotti , Consigliera Comunale a Udine, che - dopo aver visitato la mostra a Trieste - ha proposto e portato avanti questo progetto con tenacia e dedizione.
L’esposizione raccoglie una selezione di scatti che la fotografa triestina ha eseguito e raccolto nei viaggi effettuati in Nepal, Bhutan e Tibet, dove ha avuto modo di conoscere la realtà tibetana da moltissimi anni sotto il controllo governativo cinese.
Tante volte siamo rimasti affascinati dal suono prodotto da una bandiera accarezzata o sbattuta dal vento, più questa vibrazione si ripete e più la bandiera si consuma, si lacera, si consegna fisicamente al vento che a colpi di piccoli fili la porta via, lontano. Proviamo ad immaginare che su quella bandiera ci sia intriso il più sacro e profondo dei pensieri, un’altissima espressione sacra, rivolta al mondo. Immaginiamo che questa venga posta sulle cime più alte, sul “Tetto del mondo”. Ogni suo colpo prodotto dal vento sarà un’eco protratta all’infinito; una preghiera consegnata alle bufere che la porteranno in luoghi lontanissimi. Queste sono le preghiere nel vento.
Il suo grande lavoro fotografico è un punto di vista su un mondo pieno di misteri che attraverso gli scatti può essere intuito. Il cardine in tutte le spedizioni fotografiche di Miriana Bonazza, è lo sguardo. Attraverso i volti ci viene palesata una familiarità umana che si offre come maniglia per spalancare la porta sugli enormi contenuti proposti in queste fotografie.
Il lungo legame dell’autrice a questi luoghi è si concretizza nel 2012 quando organizza il suo primo viaggio in Nepal e Bhutan. Qui inizia un’intensa analisi di una fede tanto più forte quanto più professata da esuli tibetani. L’esilio dei pellegrini tibetani dilata la profondità della preghiera evidenziando subito quali siano le difficoltà da affrontare per entrare in comprensione con luoghi simili. Il viaggio in Tibet avviene a maggio 2013 proprio in occasione del Saga Dawa, festa centrale nella fede buddista dal momento che celebra proprio il momento di illuminazione di Buddha.
L’incontro con il Tibet non può che essere profondo e radicale: incontrare i tibetani da moltissimi anni sotto il governo cinese, vedere come la loro fede è in grado di superare questa pesantissima minaccia quotidiana, costringe i visitatori a riformulare il concetto della trascendenza. L’incontro con una fede così profonda e così pericolosamente pacifica, è un’esperienza che bisogna per forza metabolizzare.
La ricerca di Miriana Bonazza è profondamente antropologica. L’autrice di queste fotografie riesce attraverso un dettaglio a raccontare tutto quel mondo che rimane fuori dall’obbiettivo al momento dello scatto. Il fotografo che mette l’occhio nell’obbiettivo non può diventare cieco rispetto al mondo che lo circonda, tutto ciò che vede nella macchina fotografica ha un contesto che in queste foto ritorna in maniera limpida ed evidente. Se l’autore quindi non si contestualizza nei luoghi dei suoi soggetti, la fotografia, in particolare se da reportage, è legata ad uno stato di abbandono; stato che non riguarda il modo di Miriana Bonazza.
Questa mostra ci consegna uno spaccato commovente in un luogo lontanissimo da molti di noi ma raccontato da una prospettiva di occhi a noi più familiari, quelli di Miriana. Penetrare negli sguardi che l’autrice generosamente ci offre è un occasione per dialogare con temi profondi spesso dimenticati dalla nostra umanità.
Dopo un intenso incontro avvenuto a Polava (UD) con il Ven. Sogan Rimpoche, Miriana ha concretizzato il suo desiderio di dedicare il proprio lavoro alla divulgazione della questione Tibetana e ad una raccolta fondi in favore della Sogan Foundation (http://www.sogan.org) che investe le proprie risorse in favore del popolo tibetano con progetti come quello che ha portato all’apertura del Kunsel Kyetsal (Istituto Superiore Tibetano della Scienza e della Tecnica). La mostra, che è già stata presentata negli spazi espositivi del Circolo delle Assicurazioni Generali, sarà ripetuta in diverse sedi espositive ed integrata con la pubblicazione di un catalogo; si pone pertanto lo scopo di raccogliere fondi attraverso la vendita delle fotografie e del volume pubblicato per collaborare all’operato di questa fondazione in Tibet.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al giorno 29 giugno con il seguente orario di apertura:
- Venerdì e Domenica 16 – 20.30
- Sabato 10 – 14 16 – 20.30
Per maggiori informazioni sulla mostra: www.preghierenelvento.weebly.com
Sito personale: www.mirimmago.it
Comunicato stampa 2013
PREGHIERE NEL VENTO
Mostra del fotoreportage svolto in Tibet dalla viaggiatrice-fotografa Miriana Bonazza
Il giorno 15 ottobre 2013, alle ore 18.00, presso la sala espositiva del Circolo Generali (Piazza Duca degli Abruzzi, 1 - Trieste), inaugura la mostra della fotografa Miriana Bonazza Preghiere nel vento. Presentazione di Enea Chersicola.
L’esposizione raccoglie una selezione di scatti che la viaggiatrice-fotografa triestina ha eseguito nel suo recente viaggio in Tibet, dove ha avuto modo di conoscere la pesantissima situazione che il popolo tibetano è costretto a vivere in conseguenza all’occupazione cinese.
Tante volte siamo rimasti affascinati dal suono prodotto da una bandiera accarezzata o sbattuta dal vento; più questa vibrazione si ripete e più la bandiera si consuma, si lacera, si consegna fisicamente al vento che a colpi di piccoli fili la porta via, lontano. Proviamo ad immaginare che su quella bandiera ci sia intriso il più sacro e profondo dei pensieri, un’altissima espressione sacra, rivolta al mondo. Immaginiamo che questa venga posta sulle cime più alte, sul “Tetto del mondo”. Ogni colpo prodotto dal vento sarà un’eco protratta all’infinito, una preghiera consegnata alle bufere che la porteranno in luoghi lontanissimi. Queste sono le preghiere nel vento.
Il grande lavoro fotografico di Miriana Bonazza è un punto di vista su un mondo pieno di misteri che attraverso gli scatti può essere intuito. Il cardine, in tutte le sue spedizioni fotografiche, è lo sguardo. Attraverso i volti ci viene palesata una familiarità umana che si offre come maniglia per spalancare la porta sugli enormi contenuti proposti in queste fotografie.
Il lungo legame dell’autrice con questi luoghi si concretizza nel 2012 quando organizza il suo primo viaggio in Nepal e Bhutan. Qui inizia un’intensa analisi di una fede tanto più forte in quanto professata da esuli tibetani; l’esilio dei pellegrini tibetani, infatti, dilata la profondità della preghiera, evidenziando subito quali siano le difficoltà da affrontare per entrare in empatia con luoghi simili.
Il viaggio in Tibet avviene a maggio 2013 proprio in occasione del Saga Dawa, festa centrale nella fede buddista dal momento che celebra proprio il momento di illuminazione di Buddha. L’incontro con il Tibet non può che essere profondo e radicale: incontrare i tibetani da moltissimi anni prigionieri dell’occupazione cinese, vedere come la loro fede sia in grado di superare questa pesantissima minaccia quotidiana, costringe i visitatori a riformulare il concetto della trascendenza. L’incontro con una fede così profonda e così pericolosamente pacifica, è un’esperienza che bisogna necessariamente metabolizzare.
La ricerca di Miriana Bonazza è profondamente antropologica. L’autrice di queste fotografie riesce attraverso un dettaglio a raccontare tutto quel mondo che rimane fuori dall’obbiettivo al momento dello scatto. Il fotografo che mette l’occhio nell’obbiettivo non può diventare cieco rispetto al mondo che lo circonda: tutto ciò che vede nella macchina fotografica ha un contesto che in queste foto ritorna in maniera limpida ed evidente. Se l’autore quindi non si contestualizza nei luoghi dei suoi soggetti, la fotografia, in particolare se da reportage, è legata ad uno stato di abbandono; stato che non riguarda affatto il modo di Miriana Bonazza.
Questa mostra ci consegna uno spaccato commovente di un luogo lontanissimo da molti di noi ma raccontato da una prospettiva di occhi a noi più familiari, quelli di Miriana. Penetrare negli sguardi che l’autrice generosamente ci offre è un’occasione per dialogare con temi profondi spesso dimenticati dalla nostra umanità.
Dopo un intenso incontro avvenuto a Polava (UD) con il Ven. Sogan Rimpoche, Miriana ha concretizzato il suo desiderio di dedicare il proprio lavoro alla divulgazione della questione tibetana e ad una raccolta fondi in favore della Sogan Foundation (http://www.sogan.org/); la fondazione investe le proprie risorse in favore del popolo tibetano con progetti come quello che ha portato all’apertura del Kunsel Kyetsal (Istituto Superiore Tibetano della Scienza e della Tecnica). La mostra, che sarà ripetuta in diverse sedi espositive, si pone pertanto lo scopo di raccogliere fondi attraverso la vendita delle fotografie, per collaborare all’operato di questa fondazione in Tibet.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al giorno 25 ottobre con il seguente orario di apertura:
- da lunedì a giovedì 9.30 -12.30 / 15.30 - 18.00
- il venerdì 9.30 - 12.30
Per maggiori informazioni sulla mostra: www.preghierenelvento.weebly.com
Sito personale: www.mirimmago.it